

Montecristo Isola (GR): Cala Maestra
foto cristiani
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…….fino al 1° Giugno
foto boccacci
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Torna puntuale come ogni stagione, ormai da dieci anni, l’atteso momento della rivelazione dei nomi vincitori del “Premio nazionale di Poesia Raffaello Cioni”.
Un’edizione sicuramente da ricordare questa del 2012 che, oltre a rappresentare un importante traguardo numerico per gli anni trascorsi dalla “prima volta”, si insignisce in tutto e per tutto del titolo di “premio nazionale” vista la partecipazione di numerosissimi scritti provenienti da ogni parte dello stivale.
Il risultato incredibile sono le oltre 400 poesie iscritte al concorso suddivise nella varie categorie previste dal regolamento: le categorie giovani e giovanissimi con partecipanti dalle scuole Elementari, Medie e Superiori; la sezione adulti con poesie iscritte al concorso nelle sezioni “Attualità”, “Tema libero” e “il canto della mia terra”.
Un compito assai difficile quindi per Elvira Dreoni, Ida Cecchi, Marco Toccafondi, Lucia Dreoni e Luigi Cioni (nipote di Don Raffaello Cioni), tutti membri della giuria, che hanno comunque dovuto decretare quali fossero le migliori poesie nonostante il grande numero e sopratutto l’altissimo livello qualitativo dei testi presentati in gara.
L’appuntamento per scoprire quali siano i vincitori delle varie categorie è dunque per Sabato 2 Giugno alle 16:30 presso il Teatro Comunale Corsini di Barberino; durante la cerimonia sarà premiata “la migliore poesia del Premio” e a seguire anche tutti gli scritti vincitori delle varie categorie in gara. Ovviamente sarà anche il momento per poter ascoltare le letture dei testi premiati.
Una cerimonia di premiazione che si annuncia non solo come momento finale del Premio ma che si presenta come evento in se, grazie al ricco programma di sala che prevede, oltre al giusto riconoscimento che verrà dato ai premiati, momenti e intermezzi musicali curati da Lorenzo Bitetti e Lavinia Cioli.
Il Premio, lo ricordiamo, è nato nel 2002 da un’idea e per volontà del Prof. Antonio Bitetti e della Prof.ssa Vincenza Biuso e porta il nome di “Don Raffaello Cioni”, il sacerdote barberinese che amava scrivere poesie e di cui si tramanderanno i capolavori.
L’hanno utilizzata per realizzare le darsene Calafati e Morosini e sarà l’elemento costruttivo principale per la progettazione del porto turistico. La palancola, strumento prezioso e al contempo ignorato dai non addetti ai lavori, è stata al centro del convegno organizzato dall’area progettazione del dipartimento tecnico dell’Autorità Portuale di Livorno, che ha avviato un confronto con ArcelorMittal, leader del settore produttivo di sistemi costruttivi in acciaio per grandi opere.
«La palancola metallica è un sistema costruttivo che ben si adatta ai terreni soffici tipici del porto di Livorno», ha dichiarato il responsabile dell’area progettazione dell’Autorità Portuale, Enrico Pribaz.Al convegno era presente anche il numero uno dell’authority livornese, Giuliano Gallanti.
«L’appuntamento – ha detto – offre spunti per riflettere sull’intenso lavoro tecnico che sta alla base della realizzazione e programmazione di tutte le infrastrutture di un importante scalo marittimo come quello labronico. Non si può parlare di grande opere senza far riferimento agli specifici elementi costruttivi con cui è stato possibile realizzarle. Il convegno è servito a chiarire i presupposti da cui parte tutta la programmazione infrastrutturale di un porto».